IL
GIRO DEL MONDO
IN OTTANTA GIORNI
DI
GIULIO VERNE
MILANO
Fratelli Treves, Editori
—
Quindicesimo migliaio.
La presente opera è messa dagli editori Fratelli Trevessotto la tutela delle vigenti leggi di proprietà letteraria pertutto il Regno d’Italia, Trieste, Trentino e Canton Ticino.
Milano. Tip. Treves — 1914.
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IL GIRO DEL MONDO IN OTTANTA GIORNI
Nell’anno 1872, la casa recante il numero 7 diSaville-row, Burlington Garden, — casa in cuimorì Sheridan nel 1814, — era abitata da PhileasFogg, esq.[1], uno dei membri più singolarie più segnalati del Reform-Club di Londra, quantunquesembrasse studiarsi di non far nulla chepotesse attirare l’attenzione.
Ad uno dei più grandi oratori che onoranol’Inghilterra, succedeva dunque in quella casacodesto Phileas Fogg, personaggio enigmatico, dicui nessuno sapeva niente, fuorchè essere un fiordi galantuomo, ed uno dei più bei gentlemen dell’altasocietà inglese.
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Si diceva che rassomigliasse a Byron, — nellatesta, poichè era senza difetti ai piedi — ma unByron con mustacchi e favoriti, impassibile, dapoter vivere mille anni senza invecchiare.
Inglese senz’alcun dubbio, Phileas Fogg non eraforse Londinese. Non lo si era mai visto nèalla Borsa nè alla Banca, nè in alcuno degli ufficiidella City. Nè i bacini nè i docks di Londraavevano mai ricevuto una nave avente per armatorePhileas Fogg. Codesto gentleman non figuravain alcun comitato d’amministrazione. Il suonome non era mai risuonato in un collegio d’avvocati,nè al tempio, nè a Lincoln’s inn, nè aGray’s inn. Non litigò mai nè alla Corte del Cancelliere,nè al Banco della Regina, nè allo Scacchiere,nè in Corte ecclesiastica. Non era industriale,nè negoziante, nè mercante, nè agricoltore.Non faceva parte nè dell’Istituto Reale dellaGran Brettagna, nè dell’Istituto di Londra, nè dell’Istitutodegli Artigiani, nè dell’Istituto Russel,nè dell’Istituto letterario dell’Ovest, nè dell’Istitutodel Diritto, nè di quell’Istituto delle Arti e delleScienze riunite, che è posto sotto il patronato direttodi Sua Graziosa Maestà. Insomma non appartenevaad alcuna delle numerose società chepullulano nella capitale dell’Inghilterra, dallaSocietà dell’Armonica sino alla Società entomologica,fondata principalmente allo scopo di distruggeregli insetti nocivi.
Phileas Fogg era membro del Reform-Club, edecco tutto.
A chi si stupisse che un gentleman tanto misteriososi noverasse fra i membri di questa onorevoleassociazione, sarà risposto che egli vi fu[3]ammesso dietro raccomandazione dei signori FratelliBaring presso i quali aveva un credito aperto.La regolarità posta da essi nel pagamento a vistadei suoi mandati sul conto corrente, in cui egl