STORIA DEL QUINDICI MAGGIO IN NAPOLI


STORIA
DEL QUINDICI MAGGIO IN NAPOLI

CON L'ESPOSIZIONE

D'ALCUNI FATTI

CHE HAN PREPARATO LA CATASTROFE

SCRITTA DA T. C.

TESTIMONE OCULARE.

FIRENZE
TIPOGRAFIA DEL VULCANO
1848.


[3]

IBREVE CENNO DELLE CONDIZIONI DEL REAMEDI NAPOLI FINO AL 1847.

Tristi casi io vado ad esporre, al cui racconto ipiù remoti posteri non aggiusteranno fede o chiamerannobarbaro il secol nostro: ma la tirannidenon ha riconosciuto mai altro incivilimento che ilraffinamento delle sue pratiche. Se non ci attristanopiù tiranni che arpeggiano al cospetto di città cheardono[1], o rinchiudono le loro vittime in gabbiesospese sulle muraglie di una rocca[2], pure la tirannide[4]è sempre una, sempre la stessa l'influenzache esercita sui popoli, quantunque quella d'oggisi copra col manto delle solenni proteste d'animoumanissimo e delle pratiche religiose.

Colui che ancor porta il titolo di re del Regnodelle due Sicilie, e che la Provvidenza ha permessoche occupasse per 18 anni un trono che i suoimaggiori han bruttato di turpezze e di stragi, hastudiato i mezzi tutti onde conservarlo, se n'eccettuiquello d'esser generoso ed onesto; misura cheessendo virtuosa, assicurerebbe la durata di unpotere che col progresso dei lumi va temperato eriformato. Esso ha fatto tutto servire alle suemire: ha intralciato e ristagnato il commercio,perchè la gran ricchezza dei popoli lo metteva inapprensione dando a quelli troppi mezzi. Ha stornatosempre l'educazione di molte classi, onde laserva ignoranza tenesse al buio le sue usurpazioni,ed ha insultato all'altare obbligandone i sacerdoti aguastar l'indole suavissima del cattolicismo collelarve dell'impostura, ed assegnando ai popoli appositiconfessori che insegnassero essere minordelitto il furto e l'uccisione, che il mancamentoall'obbedienza di suddito. — Codesto re ha trovato[5]anche il fatto suo nella sobrietà dei supplizii(sobrietà per altro spiacevolissima ai tiranni)ma costoro han fatto che tutto servissealle loro mire. Così delle vittime designate dallasua paura poca parte, e la più temuta lasciavaal carnefice, e le altre aggravava di cateneperpetue entro a fosse non rallegrate da raggiodi sole. La plebe, e con la plebe molti illusi l'hanvisto genuflesso dinanzi agli altari e l'han credutodevoto; han contato il numero delle sue grazie(ammetti che cogli assassini era indulgente sempre)e l'han creduto di cuor pietoso! Ecco leconseguenze di quella brutale ignoranza che codestore ha lasciata crassa e pressochè selvaggia intante e tante migliaia d'uomini. Ma l'ordine ammirevoledelle cose non gli ha permesso a lungodi starsene a fare il tiranno dietro le cotte dei pretie fralle nebbie della cecità; lo ha messo in unpunto ove era mestiere o fare il bene davvero,o puntare il cannone contro i reclami dei popoli.Egli non ha esitato; ha usato la forza bruta, ed haabbandonato i suoi dilettissimi popoli ad ogni generedi violenza, ed i suoi scherani, ai quali nessunooserà dar titolo di soldati, fidi interpetri delle sue[6]paterne intenzioni, hanno tolto il freno a

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